Si tratta di un modo molto innovativo di guardare all’astrologia, ideato da Lisa Morpurgo (1923-1998) e da lei presentato attraverso i libri che ha pubblicato, i quali testimoniano il processo di evoluzione del suo pensiero e delle sue scoperte in materia.
Lisa Morpurgo è partita utilizzando le fonti tradizionali dell’astrologia, procedendo però a una revisione critica basata su procedimenti logici. L’intuizione fondamentale è stata quella che l’ha indotta a considerare lo Zodiaco un “codice”, vale a dire un linguaggio che si articola utilizzando dei simboli, che i quali corrispondono ai pianeti e ai segni: questo codice ci è stato tramandato in modo parziale, è incompleto e presenta errori, perciò è necessario un processo continuo di decifrazione che consenta di recuperarne il messaggio.
Le ragioni geometriche e matematiche che sono alla base della sequenza dei 12 segni, hanno indotto Lisa Morpurgo a ritenere che ci fosse un’analoga sequenza in base 12 anche per i pianeti: da qui l’ipotesi della esistenza dei due trans-plutoniani, X e Y, che i quali completano logicamente il quadro della sequenza planetaria, che tradizionalmente include il Sole e la Luna, anche se questi ultimi sono una stella e un satellite.
Gli elementi sui quali si fonda la decifrazione sono: 1) la numerazione dei pianeti 2) la loro successione 3) la direzione della successione. La scoperta dell’ordine reale di numerazione dei pianeti –reale perché fondata su ragioni logiche verificabili- ha portato alla scoperta del ruolo degli opposti; questa scoperta consente una lettura quanto mai ricca e approfondita sia a livello della decifrazione del simbolo sia a livello della interpretazione del tema individuale. Ogni simbolo, infatti, è portatore di significati, di caratteristiche che mancano completamente al simbolo opposto, il quale viene ad assumere così un significato che è nello stesso tempo antagonistico e complementare. Si stabilisce, infatti, uno scambio continuo, una tensione dinamica in cui l’uno ha una funzione di contenimento e di stimolo dell’altro. Il rapporto dialettico che si instaura tra gli opposti è splendidamente descritto ne “Il convitato di pietra”, e costituisce la base logica e interpretativa dell’astrologia morpurghiana.
Un altro aspetto fortemente innovativo è costituito dalla grande attenzione dedicata al metodo di ricerca e d’indagine, secondo modalità che non erano mai state utilizzate dall'astrologia tradizionale perché proprie della ricerca scientifica. Secondo Lisa Morpurgo, infatti, il linguaggio simbolico dello Zodiaco, sebbene espresso in termini di “pianeti”, mira a descrivere una serie di leggi e di fenomeni fisici: da qui la necessità di attivare una prospettiva d’indagine ad ampio raggio, che includa la collaborazione con altre discipline, la cui mancanza impedisce di indagare e di approfondire le cause del funzionamento dell’astrologia. Questa nuova attenzione a tutti gli apporti, alle conferme, agli stimoli che la scienza può dare crea un ponte che unisce campi del sapere che prima erano separati e affranca definitivamente l’astrologia da una pratica di asservimento passivo alla tradizione.
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